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📌 25 ottobre 2023, ore 16:30
Sala Consiliare, Municipio di Santa Croce del Sannio (BN)
Seminario: “Progetto GATES 2021-2023: i servizi ecosistemici tra risorsa e consapevolezza”.

Ultimo evento del progetto GATES (psr-gates.it/) coordinato dalla Prof.ssa Elena Cervelli del Dipartimento di Agraria dell'Università di Napoli e al quale come Rural Design per la rigenerazione dei territori abbiamo partecipato insieme ad altre associazioni e aziende del territorio.
Il progetto ha voluto indagare il tema dei servizi ecosistemici e il contributo che le aree rurali possono dare nella costruzione di opportunità di sviluppo territoriale e nella tutela e valorizzazione tanto del patrimonio naturale che di quello culturale.
Ai dottori agronomi e ai dottori forestali che parteciperanno saranno attribuiti i CREDITI FORMATIVI come da regolamento CONAF n. 9/2022
Per registrarsi inviare una email a: [email protected]

🍂Non mancate!🍂SAVE THE DATE
25 ottobre 2023,
Sala Consiliare, Municipio di Santa Croce del Sannio, ore 16.30

“Progetto GATES 2021-2023: i servizi ecosistemici tra risorsa e consapevolezza”
In un momento storico particolarmente sensibile ed attento ai temi dei cambiamenti climatici, della sostenibilità ambientale, della mitigazione dagli eventi estremi, della sicurezza alimentare, etc., la conoscenza e consapevolezza delle risorse territoriali, lette attraverso i Servizi Ecosistemici, diventa uno strumento strategico nella definizione di nuove politiche sostenibili e nella costruzione di opportunità di sviluppo territoriale.

L’evento, rivolto alla comunità, esperti del settore, aziende agricole-forestali, presenterà i risultati e le attività che hanno visto il partenariato impegnato sui temi dei servizi ecosistemici e sul contributo che le aree rurali hanno nella tutela e valorizzazione del patrimonio naturale.
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📌 25 ottobre 2023, ore 16:30
Sala Consiliare, Municipio di Santa Croce del Sannio (BN)
Seminario: “Progetto GATES 2021-2023: i servizi ecosistemici tra risorsa e consapevolezza”.

Ultimo evento del progetto GATES (https://psr-gates.it/) coordinato dalla Prof.ssa Elena Cervelli del Dipartimento di Agraria dellUniversità di Napoli e al quale come Rural Design per la rigenerazione dei territori abbiamo partecipato insieme ad altre associazioni e aziende del territorio. 
Il progetto ha voluto indagare il tema dei servizi ecosistemici e il contributo che le aree rurali possono dare nella costruzione di opportunità di sviluppo territoriale e nella tutela e valorizzazione tanto del patrimonio naturale che di quello culturale.
Ai dottori agronomi e ai dottori forestali che parteciperanno saranno attribuiti i CREDITI FORMATIVI come da regolamento CONAF n. 9/2022
Per registrarsi inviare una email a: info@ruderi.org 

🍂Non mancate!🍂

Foto dal post di terzo paesaggio ... See MoreSee Less

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Foto dal post di Visioni in movimento ... See MoreSee Less

☕️ Il quarto giorno inizia con un pitch.
Seduti a fianco della cattedrale di Bojano, sotto il Monumento ai Caduti, mentre il rumore delle fontane si mescola con quello delle auto e la nebbia nasconde il cielo e la cima dei monti, Marco e Silvia fanno il punto sui loro progetti.
I dubbi emersi, la visione, le riflessioni condivise, i cambiamenti in corso. La condivisione continua delle idee è il cuore della scuola di cinema #senzasedie.

Intanto, ieri abbiamo salutato Edoardo Fracchia che è ripartito, mentre si sono uniti al gruppo Rossella Schillaci e Daniele Gaglianone.

Tra poco si parte, in direzione Sepino.

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#VIM #ScuoladiCinema #InCammino #giovaniautori #VisioniinMovimento

Questa edizione di VIM è realizzata in collaborazione con il Comune di Morcone e finanziata dall'Unione Europea (#NextGenerationEU) con il programma PNRR - RIGENERAZIONE CULTURALE e SOCIALE dei PICCOLI BORGHI STORICI.
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  • 00_LOGO_RUDERI-BIG

    INVENTARIO: Mappatura creativa del Matese

    Programma Workshop

    * Tutti gli itinerari proposti verranno realizzati anche in caso di bel tempo (cit. Vaghe Stelle) quindi portate tutto quello che vi occorre, oltre al k-way anche un cappellino e la crema solare, che non si sa mai!

    * Si consiglia un abbigliamento comodo e scarpe da ginnastica (o da trekking per l’itinerario di domenica pomeriggio).

    * Per poter documentare e poi inserire i punti sulla mappa – nel corso delle esplorazioni o al ritorno a casa – i partecipanti sono invitati a portare con sè macchina fotografica e/o smartphone e/o tablet, e anche un semplice taccuino per appunti.

    Sabato 14 Aprile 2018

    Ore 14:30 ritrovo alla Pro Loco di San Potito Sannitico

    Ore 14:30 ritrovo al centro polifunzionale ex-GEZOOV (San Potito Sannitico)

    Dopo una breve introduzione del progetto partiremo per il primo itinerario di esplorazione e mappatura in zone incerte tra rurale e urbano, agricolo e industriale.
    Invitiamo tutti a venire in bicicletta perché il primo itinerario sarà percorso con questo mezzo che ci sta molto a cuore. La bicicletta infatti non solo non inquina ma ci aiuterà anche a vedere, a una velocità diversa, territori che spesso attraversiamo di fretta e senza prestarvi molta attenzione (IMPORTANTE: se non avete una bici e volete partecipare avvisateci e faremo in modo di trovare una bici anche per voi!).

    Domenica 15 Aprile 2018

    Ore 10:00 ritrovo alla Biblioteca di Piedimonte Matese

    Dopo qualche minuto di introduzione per gli amici che si sono persi l’itinerario di sabato pomeriggio partiremo alla volta del secondo percorso, che verrà fatto a piedi. Esploreremo angoli magici e nascosti, ma spesso dimenticati e abbandonati, del cuore storico e culturale del Matese.

    14:30 ritrovo al Palazzo Ducale di Piedimonte Matese

    Dopo qualche minuto di introduzione per gli amici che si sono persi il primo e il secondo itinerario, partiremo alla volta del terzo percorso. Questo itinerario, realizzato in collaborazione con l’associazione Love Matese, ci permetterà di cogliere altre particolarità del sistema Matese: pochi centri urbani collegati fra loro da una rete di sentieri di montagna.

    Giovedì 3 Maggio 2018

    Ore 21:00 presentazione di “Inventario” e proiezione di “Piccola Terra” 

    Ore 21:00 In occasione del Festival Altre Prospettive (San Potito Sannitico, 26 aprile – 12 maggio) Ru.De.Ri presenta Inventario: mappatura creativa del paesaggio del Matese, al Teatro comunale di San Potito Sannitico.
    Nella stessa serata verrà proiettato “Piccola Terra” (2012), un film di Michele Trentini che racconta il paesaggio terrazzato della Valbrenta e le storie delle donne e degli uomini che attraverso l’iniziativa “Adotta un terrazzamento”, stanno cercando non solo di contrastare l’abbandono ma anche di inniettare nuove energie per ri-abitare queste montagne. 

  • 00_LOGO_RUDERI-BIG

    Storia del Matese

    La storia del Matese ha origine nel Mesozoico.
    In quel periodo il Matese ancora non esisteva e al suo posto c’era il golfo di un immenso oceano: la Tetide.
    Circa 50 milioni di anni fa, nel Paleocene, la placca Africana – nel continuare la sua avanzata verso nord – comincia a chiudere la Tetide, dando inizio all’orogenesi appenninica e al sollevamento del Matese dai fondali. Nell’Eocene, la Tetide finalmente si chiude lasciando il posto al Mar Mediterraneo. Ancora oggi, il Matese, è un’isola sull’Appennino meridionale, ricca e lussureggiante. In alto mare.

    Compreso fra due regioni (Molise e Campania) e quattro province (Campobasso, Isernia, Caserta e Benevento) questo massiccio montuoso dell’Appennino sannita è diventato Parco regionale dal 1993. L’area, vasta oltre 33.000 ettari, non è omogenea dal punto di vista geomorfologico e socio-economico e non può essere intesa in maniera unitaria, l’economia è piuttosto debole e risente pesantemente dello spopolamento avvenuto nel secondo dopoguerra e della scarsa integrazione tra le diverse attività produttive.

    Margini

    Nell’immaginario collettivo il Matese, come gran parte del Sud Italia, è un margine. Ma il margine è anche un’occasione, la terra promessa di pionieri ed esploratori oltre che un dispositivo culturale. Attraverso INVENTARIO quello che ci proponiamo è proprio di esplorare questo margine. Lo faremo con il corpo ma anche con la fotografia e le nuove e vecchie tecnologie, in quanto strumenti capaci di muoversi tra gli steccati disciplinari e settoriali, così come di varcare frontiere spazio-temporali, ispirare progettualità, riposizionamenti e, soprattutto, contribuire alla ridefinizione stessa di concetti e convenzioni.

  • 00_LOGO_RUDERI-BIG

    Cosa sono i catasti comunali?

    I catasti comunali hanno origini molto antiche e sono da sempre costituiti da documenti, mappe e atti vari che permettono di individuare la superficie, i possessori, e la cronistoria delle mutazioni dei beni immobili esistenti sul territorio dello Stato che appartengono tanto a soggetti privati che pubblici (comprese le superfici occupate da strade e acque). Questa modalità di archiviazione, pur utilissima, è tuttavia espressione anche di rappresentazioni e convenzioni che vanno, spesso, rimesse in discussione per poter avviare dei processi di rigenerazione. Chi stabilisce cosa è un bene? Cosa è marginale e cosa centrale? Quali elementi e attività sono risorse e quali carenze?

    Queste nozioni e convenzioni rivestono un ruolo cruciale nei nostri stili di vita, così come nelle scelte abitative e di investimento di singoli e organizzazioni. Avviare, come ci proponiamo con INVENTARIO, un percorso di indagine e mappatura che porti alla realizzazione di un nuovo tipo di catasto ci è pare quindi un’impresa non più rimandabile. Bisogna costruire collettivamente catasti distribuiti e aperti che contengano anche tracce della componente emotiva legata a questi beni, così come degli immaginari e dell’immaginazione che li plasmano non solo per poter scandagliare, comprendere e documentare i territori che abitiamo tutti i giorni, ma anche per poter agire una prospettiva e un’intenzione diversa, e far emergere, insieme alle caratteristiche oggettive, alle difficoltà e alle contraddizioni, anche il potenziale delle risorse – (ri)conosciute e non – di un territorio.